L'ardità 'd magna Ninin 2015
Ovvero: L'eredità dell zia Anna
(N. posizione SIAE 802255A)

Commedia brillante in tre atti in dialetto Piemontese di Luigi Oddoero
Premio Nazionale Laives Bolzano 1995
Premio Quirino Rossi (Lugano) 2001

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L'ardità ‘d magna Ninin (Edizione precedente)
Ovvero: L’eredità dell zia Anna
(N. posizione SIAE 802255A)

Commedia brillante in tre atti in dialetto Piemontese di Luigi Oddoero

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Personaggi ed interpreti:

Laser Bosco (nipote di Magna Ninin) Michelfranco Sbarato
Lidia Bosco (sorella di Laser) Anna Formento
Marco Silenzio (marito di Lidia ) Piero Bertea
Paola Silenzio (figlia di Lidia e Marco) Marisa Martina
Bruno (marito di Paola) Vito Mosca
Olga (nipote di Lidia e Laser) Enrica Lisdero
Vaniglia (altra nipote di Lidia e Laser) Ornella Bosio
Pia Frola (cognata del marito di magna Ninin) Anna Tomasi
Mario Torta (figlio di Pia) Valter Ferrero
Notaio Alfonso D'Agostino

Tecnici: Franco Lioce - Fulvio Di Giacomo
Collaboratori: Giuseppe Tomasi – Guglielmo Collino

Regia: Luigi Oddoero

Magna Ninin è morta. I nipoti, "piangendola" si riuniscono in casa dell'affacendata Olga, e da questa, con sorpresa vengono a sapere di un'inaspettata eredità. Eredità reclamata da Olga, che l'ha curata negli ultimi tempi, anche se per un certo interesse. La vuole la scattante Lidia, moglie del disinteressato Marco, vispa donna d'azione e di energica parlantina, come pure l'attende la loro stizzosa e insoddisfatta figlia Paola, moglie del succube Bruno. Mentre un colpo di fulmine fa scoccare la scintilla d'amore fra Vaniglia, altra nipote di "magna Ninin" e Mario Torta nipote del defunto marito di "magna Ninin", giunge Laser (fratello di Lidia), scapolo gioviale e accomodante, filosofo alla buona con l'estro della poesia in rima, eterno sognatore. Anch'egli interessato all'eredità come pure lo è la madre di Mario. Finalmente dopo varie peripezie giunge il tanto atteso notaio. Dopo essersi tutti disposti in attesa della lettura del testamento, ancora una sorpresa inaspettata attende gli eredi. Il notaio deve prima leggere un preambolo riguardante la condotta e la moralità dei presenti. Questa lettura concorrerà a creare confusione, rabbia, risentimenti fra i vari familiari, che neanche la lettura del testamento vero e proprio riuscirà a placare.